VI CHIEDO IL VOTO, MA PARLIAMO ANCHE D’ALTRO

 

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IL LAVORO: LE DUE FACCE DELLA CRISI-

1PUNTATA

 

C’è un tema che, in campagna elettorale, non viene affrontato o, se si è costretti a farlo, lo si fa nel mondo più retorico e becero possibile: regalando promesse di impegno e di bigotta e pacchiana solidarietà. E siccome sono convinto che quando un lavoratore rischia il proprio posto di lavoro ed è pressoché sicuro di perderlo, della solidarietà pruriginosa e delle promesse elettorali se ne fa letteralmente un baffo, provo ad espormi e dire la mia su un tema così drammatico e fortemente sentito. Lo faccio e lo farò con alcuni ragionamenti nei quali mi piacerebbe aprire con Voi un contradditorio. Spero possa interessarvi e quindi, per cominciare voglio partite subito dalla notizia fresca fresca di queste ore, anche se non riguarda, una volta e fortunatamente, la Sardegna.

L’Electrolux storica fabbrica di elettrodomestici italica (stabilimenti in Veneto, Lombardia, Friuli ed Emilia Romagna), segnalando un calo dell’utile del 29%, ha annunciato un piano di tagli di 461 posti tra i 3.900 dipendenti, e chiede in sovrappiù di portare i salari medi da 1.400 euro al mese a 700-800 oltre ad una revisione di diverse altre condizioni contrattuali.

Davvero niente di diverso da quello che, ormai da un biennio avviene alla Meridiana,la più grande e prestigiosa compagnia aerea privata italiana, che da tempo ha in cassa integrazione circa 1700 dipendenti (1350 Meridiana Fly, 180 Air Italy e 170 Meridiana Maintenance) e ha già annunciato che, a fine CIG prevista per il 2015, licenzierà i lavoratori se non accetteranno riduzioni del salario e delle condizioni contrattuali, permettendo all’azienda il trasferimento dalla casa madre

(Meridiana) alle partecipate (per esempio Fly) che garantiscono per l’appunto condizioni contrattuali meno onerose.

Altra faccia della crisi: Chiudono le province, più presto che tardi visto il clima che gira nel Paese, e quindi vanno a casa 57 mila lavoratori che, con tutti gli ammennicoli delle rappresentanze e delle ruberie per il foraggio della casta politica, ci costano complessivamente 12 miliardi di euro?

Ho solo elencato tre facce di una stessa crisi. E solo in una di queste sintesi ho inserito il punto interrogativo, ovviamente retorico, ché tutti sappiamo essere appunto solo pleonastico.

No, non andranno a casa, né loro cinquantasettemila, né Noi risparmieremo i 12 miliardi di euro.

L’unica possibilità di risparmio che esiste, con gli organici della pubblica amministrazione, è scritta in una clausola. Si chiama del Turn Over, e prevede che si può assumere un dipendente solo se ne vanno via tre, quasi sempre per andare in pensione. Poi, lo Stato innalza le età per andare in pensione ed il gioco è presto fatto. Perché si avveri la ipotizzata riduzione dei tue terzi degli organici (cioè che in futuro restino in servizio solo 1 dipendente su 3), servono all’incirca poco più di 13 milioni di anni…

La mia è solo una riflessione. Nessun giudizio.

Per ora.

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