NARCOTRAFFICO E PARAMILITARI, EX PRESIDENTE URIBE SOTTO ACCUSA

 

misnaCollaborò con il narcotrafficante Pablo Escobar, contribuendo ad espandere la violenza paramilitare in Colombia: questa l’accusa rivolta all’ex presidente conservatore (e oggi senatore dell’opposizione Álvaro Uribe dal collega Iván Cepeda, del Polo Democrático Alternativo (Pda, sinistra), parlando alla Camera Alta.

In una delle giornate più difficili del suo percorso politico, Uribe è stato accusato di aver concesso a Escobar autorizzazioni per atterrare all’aeroporto di Medellín quando era direttore dell’Aeronautica civile (1981-1982). Non solo: l’ex inquilino del Palacio de Nariño, dove rimase dal 2002 al 2010, secondo Cepeda avrebbe anche fatto parte della “giunta direttiva di un’azienda di Luis Carlos Molina’, boss della droga condannato per l’omicidio, nel 1986, di Guiilermo Cano, allora direttore del quotidiano El Espectador.

“Siamo di fronte a una relazione commerciale fra Álvaro Uribe e il Cartello di Medellín, niente di più e niente di meno” ha detto il senatore del Polo, aggiungendo che il defunto fratello dell’ex presidente, Jaime Uribe, fu legato a Dolly Cifuentes, del clan Cifuentes Villa, “che attualmente fornisce cocaina e si occupa del riciclaggio di denaro sporco per il Cartello di Sinaloa”, clan messicano.

Cepeda ha anche rilanciato l’accusa giunta a Uribe da più parti, quella di aver rafforzato i paramilitari della regione nord-occidentale di Antioquia quando fu governatore del dipartimento (1995-1997), anni in cui le Autodifese unite della Colombia (Auc) – gli squadroni della morte che fu proprio lui a smantellare con un controverso processo di pace – aumentarono i massacri e gli abusi contro la popolazione civile.

Per sostenere le sue affermazioni, il senatore del Polo ha portato incartamenti e registrazioni audio e video che, ha detto, consegnerà alla magistratura colombiana.

Per tutta risposta, Uribe ha bollato Cepeda – filosofo, politico, attivista per i diritti umani, portavoce del Movimento delle vittime dei crimini di Stato (Movice), figlio del parlamentare della Unión Patriótica Manuel Cepeda Vargas, assassinato il 9 agosto 1994 dai paramilitari – “un alleato del gruppo terrorista delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia), con cui l’attuale governo sta negoziando un accordo di pace.

[FB]

 

 



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