F35: tutta la verità

F35: tutta la verità

f-35

Quanto ci costano, a cosa servirebbero, che ricadute economiche avrebbero, come sono fatti, chi ci guadagna, chi li vuole etc: ecco le domande e le risposte sul programma militare su cui la Camera ha votato per lo stop temporaneo

di Gianluca Di Feo

banner_espressoCosa è l’F-35? 
L’F-35 Lighting (fulmine) è un caccia di quinta generazione, l’unico concepito dopo la fine della Guerra Fredda. E’ stato disegnato per essere invisibile ai radar e operare in rete con altri sistemi d’arma. La velocità massima sarà di circa 1,6 volte quella del suono e potrà manovrare con carichi di gravità pari a 9,9 volte la gravità terrestre. I comandi sono tutti su schermi digitali con comandi touch.

A cosa serve?
E’ un aereo d’attacco al suolo, con un sistema di sensori avanzatissimo che dovrebbe permettergli di compiere qualunque missione. E’ armato con un cannone da 25 millimetri e due stive ventrali per trasportare bombe o missili. Può inoltre essere dotato di cinque piloni per armi e altri due per missili alle estremità delle ali. Il tutto per un carico bellico di 8100 chili di bombe e missili. La versione F-35 B sarà in grado di decollare verticalmente dalle navi: sarà l’unico aereo disponibile con questa caratteristica.

Chi lo produce?
Il progetto è in mano alla Lockheed Martin, il colosso statunitense degli armamenti. I paesi che hanno aderito al programma chiamato inizialmente Joint Strike Fighter hanno ottenuto una partecipazione allo sviluppo proporzionale all’investimento. La Gran Bretagna è partner di primo livello, con circa 2,5 miliardi di dollari, con un ruolo chiave dell’industria Bae. L’Italia è partner di secondo livello, con una spesa prevista di circa un miliardo di dollari, assieme all’Olanda, circa 800 milioni. Nel terzo livello sono inclusi Canada, Australia, Norvegia e Danimarca.

Quanto costa il programma?
La stima iniziale era di 40 miliardi di dollari, in massima parte a carico degli Usa, le ultime previsioni calcolano un costo di sviluppo superiore a 56 miliardi. Gli Stati Uniti contavano di acquistarne in futuro 2400 con una spesa di 200 miliardi di dollari. Il piano iniziale prevedeva di costruirne 3100 includendo i paesi partner e altri compratori come Turchia, Singapore, Israele e Giappone, ma molti hanno già ridotto le previsioni. E la politica di tagli al budget della difesa voluta dalla presidenza Obama potrebbe far calare anche gli ordini statunitensi.

A che punto è il progetto?
Il primo F-35 ha volato il 15 dicembre 2006. I voli operativi d’addestramento sono cominciati nello scorso gennaio. Finora le forze armate americane ne hanno ricevuti 69 ma tutti dovranno essere aggiornati nei prossimi anni per diventare pienamente operativi.

Che problemi sono emersi?
Contrariamente ai velivoli del passato, non ci sono stati prototipi su cui perfezionare la progettazione. Per ridurre tempi e costi, il velivolo è stato testato virtualmente con elaboratori elettronici. Ma i problemi non sono mancati e il programma ha accumulato ritardi importanti. Il software per le versioni operative, da cui dipendono tutte le attività, è ancora in fase di sviluppo: non sarà pronto prima di due anni. Forti difficoltà anche nella progettazione del casco, uno dei punti chiave del sistema F-35, che permetterà di visualizzare i dati di volo e puntare l’armamento tramite gli occhi del pilota.

Quali sono le critiche tecniche al progetto?
I piloti collaudatori, tutti americani o britannici, hanno criticato soprattutto la scarsa visibilità posteriore: non si vedono avversari alle spalle. Un problema che dovrebbe essere risolto dai sensori tv che coprono il velivolo come una sfera. Critiche anche al sistema anti-incendio e alla protezione contro i fulmini. Alcuni piloti hanno messo in dubbio anche la capacità di sopravvivere ai tiri della contraerea. La Marina statunitense ha contestato dimensioni e prestazioni della versione imbarcata. Nel settembre 2012 il Pentagono, stanco per ritardi e inconvenienti, è intervenuto con durezza contro la Lockheed, chiedendo risposte rapide e “commissariando” lo sviluppo del programma.

Quanto costano gli F35?
Il prezzo di ognuno dei primissimi esemplari è cresciuto fino a 207 milioni di dollari contro gli 89 milioni preventivati dalla Lockheed. Nel 2010 la stima era di 133 milioni. Oggi il prezzo dovrebbe essere di circa 120 milioni ma il Pentagono insiste perché venga ridotto sotto i cento. La Lockheed sostiene che nel 2018 un F-35 verrà 67 milioni di dollari, motore incluso. Si ritiene che ogni ora di volo verrà a costare circa 25 mila dollari. Il problema sarà la spesa per l’aggiornamento. Come in un sistema informatico, ogni velivolo dovrà ricevere un pacchetto di software e componenti per arrivare alla versione definitiva. Il cui prezzo non è ancora stato ipotizzato.

 

1 Comment

  1. Donatella Deriu

    Unu Paccu…

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