IL CAIRO – Almeno 70 persone sarebbero rimaste uccise al Cairo a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi dalle forze di sicurezza contro la folla durante un’ennesima manifestazione a sostegno dell’ex presidente dell’Egitto, l’islamista Mohamed Morsi: lo ha denunciato Gehad el-Haddad, portavoce dei Fratelli Musulmani (che prima avevano parlato di 31 vittime), cui fa capo lo stesso deposto capo dello Stato. “Non sparano per ferire, sparano per uccidere”, ha sottolineato Haddad. “Le lesioni da proiettile sono alla testa e al torace”. “Nel fiume ci sono decine di corpi”. E il bilancio delle vittime, secondo Haddad, potrebbe essere molto più alto.
Alcuni testimoni parlano di decine di corpi trasportati negli obitori e la tv Al Jazeera ha parlato di 120 morti e oltre 4.500 feriti nei duri davanti alla moschea di Rabaa el Adaweya.
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