La ristorazione italiana, dicono i curatori Clara Barra e Giancarlo Perrotta, “continua a muoversi bene nonostante gli anni di crisi economica e calo dei consumi”.
In questa ventiquattresima edizione della guida Ristoranti d’Italia 2014 del Gambero Rosso ben 4 sono i nuovi Tre Forchette entrati nell’Olimpo (2 in Lombardia, 1 in Veneto e il quarto, per la prima volta in assoluto, in Sardegna).
Massimo Bottura e Gianfranco Vissani mantengono il primo posto seguiti da Heinz Beck, dalla famiglia Iaccarino del Don Alfonso e da Villa Crespi. Quattro nuovi ingressi nelle Tre Forchette: il Devero Ristorante del Devero Hotel di Cavenago di Brianza (MB) con 91/100, l’Antica Osteria da Cera di Campagna Lupia (VE) con 90/100, il Trussardi alla Scala di Milano con 90/100 e per la prima volta in assoluto un locale sardo di Siddi il S’Apposentu a Casa Puddu con 90/100.
Il segreto del successo per Vissani? “I cuochi – dice il patron del ristorante Vissani a Baschi (Terni) – devono far pressione sul territorio. Valorizzare formaggi e salumi eccellenti e sconosciuti. Grana e Parmigiano girano il mondo, noi dobbiamo puntare sul pecorino calabrese, quello sardo, di Farindola, il Ragusano, le specialità valdostano. Con questi gioielli di territorio si vince”.
Nel volume, disponibile anche in versione ebook, 2076 indirizzi, quasi 200 nuove segnalazioni e premi speciali assegnati a diverse categorie che testimoniano come i giovani, oltre al sogno di diventare chef vogliono studiare anche come sommelier o maitre.
La Lombardia è la regione leader con 5 locali che detengono il primato delle Tre Forchette, seguita dal Veneto con 3 e dall’Emilia Romagna, Piemonte e Toscana con 2. Fra i Tre Gamberi premiato per la prima volta un locale della regione Basilicata: La Locandiera, di Bernalda (Matera) e anche a livello nazionale il locale di Roma Armando al Pantheon. Al Lazio il primato delle Tre Bottiglie, con 3 locali del vino premiati.
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