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la Repubblica - Domenica, 21 giugno 1992 - pagina 19
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Angelo Moni, uno dei rapitori di Esteranne Ricca, era fuggito un mese fa
EVASE DAL CARCERE, CATTURATO ALLA STAZIONE

FIRENZE - E' durata un mese la fuga di Salvatore Angelo Moni, uno dei rapitori di Esteranne Ricca. Era cominciata il 21 maggio scorso quando si era arrampicato come un gatto sulle inferriate del cortile per scappare dal carcere di Sollicciano. E' finita sabato all' alba: tre agenti della Criminalpol toscana e un carabiniere del Nucleo Operativo di Firenze, gli sono saltati addosso davanti all' uscita della stazione di Ancona. Salvatore Angelo Moni, 27 anni, sardo di Orune, era appena sceso da un treno arrivato da Taranto. Con i baffi per camuffarsi meglio e una carta d' identità falsa in tasca, prima dell' arresto ha avuto solo il tempo di salutare l' amico che era andato a prenderlo: Beppino Pirisi, 39 anni, anche lui sardo, anche lui fermato dalla polizia. Insieme dovevano andare a casa di Pirisi, a Cingoli, provincia di Macerata. Ma polizia e carabinieri sapevano dell' appuntamento e li aspettavano. Alcuni agenti erano saliti a Bari sul treno con Moni, altri lo attendevano sui binari travestiti da ferrovieri. Alle 5.20 l' arresto. Moni scende dal treno. Abbraccia Pirisi, lo bacia sulla guancia e si avvia con lui verso l' uscita. E' in jeans, scarpe da ginnastica e ha una grande borsa con i colori rossoneri del Milan. In tasca una pistola con un colpo in canna. Gli agenti non lo perdono di vista per un istante, poi lo bloccano. Moni non riesce tirare fuori la pistola. Ci prova ma viene fermato in tempo. E' la fine di una caccia durata 30 giorni fra controlli, perquisizioni e intercettazioni telefoniche. E proprio da una chiamata da Moni e Pirisi, la Criminalpol toscana, guidata da Gianni Cecere, è riuscita a intercettare l' evaso. Moni cercava un base. Ed aveva pensato ad un vecchio amico: Giuseppino Pirisi, di Olzai, provincia di Nuoro, cugino dei due giovani che nel novembre ' 88 furono arrestati con Moni. La famiglia Pirisi era conosciuta dalla polizia da quando, nel ' 77, era stata coinvolta nel rapimento a Fermo (Ascoli Piceno) di Mario Botticelli, sequestrato dalla banda di Grazianeddu Mesina. "Preparati sto arrivando", aveva detto venerdì sera Moni a Pirisi per telefono. Ma alla stazione di Ancona Beppino non era solo: con lui una trentina di poliziotti e carabinieri. Salvatore Angelo Moni che nell' 87 partecipò come carceriere al sequestro della studentessa di Grosseto Esteranne Ricca, evase da Sollicciano il 21 maggio scorso. Doveva uscire nel 2013 ma quel giorno decise di dare un taglio alla sua permanenza in cella. Mentre stava lavorando come giardiniere vicino all' uscita del supercarcere, approfittò di un momento di disattenzione delle guardie e si arrampicò sulle inferriate del cancello alto più di otto metri. Moni in questi giorni di latitanza sarebbe stato quasi sempre nel sud d' Italia muovendosi il meno possibile. Secondo i dirigenti della Criminalpol delle Marche i due fermati potrebbero sapere qualcosa di interessante sul rapimenti di Farouk Kassam.