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TEMPIO. Antonio Balloi e gli inquietanti legami tra i due casi

 

In cella per i soldi di De Angelis si offrì come mediatore per Kassam

 

TEMPIO. Giulio De Angelis e Farouk Kassam: due nomi per due sequestri apparentemente lontani. A guardare le carte processuali, invece, ci sarebbero più punti di contatto, legami inquietanti attualmente al vaglio dei magistrati. In particolare, c'è un uomo, tal Antonio Balloi, originario di Villagrande Strisaili, ma residente in Puglia da anni, dove possiede una fattoria nella quale hanno trovato ospitalità tanti illustri ricercati dell'Anonima sarda. Condannato a qualche anno di reclusione per il sequestro di Esteranne Ricca, è ora accusato di aver riciclato mezzo miliardo del riscatto pagato dalla famiglia del costruttore romano. Un reato commesso insieme a Raffaele Bracciale, pugliese, legato alla sacra corona unita, e sul quale il gup (nell'udienza del 13 marzo prossimo) dovrà decidere il rinvio a giudizio per il De Angelis ter unitamente alle posizioni di Matteo Boe, Francesco Porcu (condannato all'ergastolo per il rapimento e l'uccisione di Mirella Silocchi), entrambi di Lula, e Bachisio Salvatore Porcu, di Bolotana (per i tre si parla di sequestro di persona a scopo di estorsione).Balloi, dal carcere di Prato, pare abbia scritto diverse lettere al sostituto procuratore distrettuale Mauro Mura, impegnato nelle indagini sul caso Kassam. L'uomo, in sostanza, chiedeva il permesso di un mese di libertà per convincere la banda a restituire il piccolo ostaggio. Non gli fu mai accordato. Ciononostante, i buoni uffici Antonio Balloi li dispensò da dietro le sbarre perché, a liberazione avvenuta, in un'altra missiva, scriveva che tutto era andato per il meglio grazie al suo interessamento. Millantatore? Ma c'è dell'altro. Raffaele Bracciale, per primo, parlò dei cinquecento milioni ripuliti nello sportello francese di una banca svizzera. La circostanza venne confermata successivamente da Balloi che spiegò pure la trasformazione del denaro in lingotti d'oro. Gli stessi lingotti che Mario Asproni, in compagnia di Ciriaco Baldassarre Marras (poi assolto nel processo per costituzione illegale di capitali all'estero), cercava di riportare in Italia via Ventimiglia? Asproni era stato condannato dal tribunale di Imperia. Sono i primi mesi del '91. Del sequestro De Angelis, non si ricordava più nessuno e Kassam era ancora lontano da venire. Ma il fatto che Antonio Balloi, legato tra gli altri, ad Antonino Giau, killer e confidente, ucciso lo scorso anno, abbia fornito delle indicazioni al magistrato, rafforza l'esistenza di collegamenti tra i due sequestri in Costa Smeralda. V. F.   [----------------]