La protesta di Meridiana: cancellati due voli  da Bari «per la concorrenza sleale di Ryanair»

La protesta di Meridiana: cancellati due voli da Bari «per la concorrenza sleale di Ryanair»

L’accusa: «modalità di assegnazione dei fondi aeroportuali poco trasparenti ad alcune aerolinee low cost»

Prima le indagini della Guardia di Finanza, poi l’istruttoria della Commissione europea e ora una protesta formale di Meridiana Fly. Continuano a far discutere i presunti aiuti di stato illegittimi alle low cost. Questa volta, dopo aver presentato denuncia alla Commissione europea, Meridiana passa ai fatti e annuncia di voler cancellare alcune tratte contro «le poco trasparenti modalità di assegnazione dei fondi aeroportuali ad alcune aerolinee low cost». Dal 16 settembre, ha spiegato la compagnia, non effettuerà più collegamenti Bari-Verona, in quanto oggetto di denuncia, e Bari-Milano Linate, in quanto sottoposti alla concorrenza di Ryanair «che opera 3 voli giornalieri da Bari a Milano-Bergamo ricevendo contributi commerciali; voli che attingono dallo stesso bacino di mercato».
COMPETIZIONE -«Non abbiamo paura di competere ma vogliamo farlo ad armi pari. Passeremo al setaccio – ha annunciato Alessandro Notari, direttore commerciale di Meridiana fly – tutte le nostre programmazioni per verificare che non esistano situazioni di concorrenza alterata. In tal caso provvederemo immediatamente all’interruzione dei servizi, a meno di non ricevere anche noi gli stessi sostegni erogati, peraltro senza alcun bando pubblico, a Ryanair». L’utilizzo dei contributi locali, erogati dagli aeroporti ad alcuni vettori low cost, sostiene Meridiana fly, «avviene in modo non trasparente: fondi destinati allo sviluppo di rotte internazionali vengono utilizzati anche per sostenere l’attività su rotte nazionali e già servite da vettori italiani (esempio Verona-Bari, ove il contributo erogato è pari a 24,7 euro a passeggero). Tali iniziative non sviluppano nuovo traffico e alterano la concorrenza. Estendendo il caso Verona agli altri aeroporti che utilizzano questi schemi, il contributo complessivo annuo alla sola Ryanair – prosegue Meridiana fly – supera i 300 milioni. Poiché si tratta di aeroporti in massima parte pubblici, questi schemi si possono configurare come aiuti di Stato». Da qui la denuncia alla Comunità europea.

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