Sulcis, stop all’occupazione in miniera. “Ora un incontro urgente in Regione”

Sulcis, stop all’occupazione in miniera. “Ora un incontro urgente in Regione”

I lavoratori stanno lasciando i pozzi e domattina riprenderà la produzione. I sindacati: “Vogliamo discutere del nuovo progetto carbone-centrale. Ma la mobilitazione prosegue”. A Cagliari vertice per l’accordo sulla cassa integrazione dei dipendenti Alcoa. Almeno 600 operai si preparano a una manifestazione mercoledì a Roma

I minatori della Carbosulcis hanno deciso di sospendere l’occupazione dei pozzi di Nuraxi Figus, a -373 metri. La decisione dopo un’assemblea-fiume nella quale si è valutato l’esito degli incontri di venerdì a Roma, in particolare l’annuncio che la miniera non chiuderà a fine anno e sul progetto carbone-centrale che il governo ha chiesto alla Regione di rimodulare per renderlo sostenibile sul piano economico.

I minatori stanno lasciando i pozzi occupati in queste ore e domattina riprenderà la produzione. Intanto, resteranno chiusi i cancelli della discarica per il conferimento delle ceneri provenienti dalla vicina centrale Enel di Portovesme. “Abbiamo chiesto alla Regione un incontro urgente – riferisce Sandro Mereu della Rsu di Carbosulcis – per discutere del nuovo progetto carbone-centrale e sui futuri investimenti nella miniera. La mobilitazione prosegue, anche se si è deciso di togliere l’occupazione”.

Cessa dunque l’occupazione, ma la mobilitazione rimane in attesa degli ulteriori sviluppi della vertenza e della fissazione di un prossimo incontro in Regione per fare il punto sulle modifiche al progetto integrato destinato a rilanciare il bacino minerario del Sulcis. Lo stato di agitazione dei minatori passerà ancora per il blocco della discarica di ceneri e gessi provenienti dalla vicina centrale dell’Enel, si tratta dei residui della lavorazione del carbone utilizzato per produrre energia.

E’ invece in corso nella sede di Confindustria a Cagliari un incontro fra le organizzazioni sindacali e i dirigenti dell’Alcoa di Portovesme (Sulcis) per la ratifica dell’accordo sulla cassa integrazione dei dipendenti. Per la Rsu sarà anche l’occasione per insistere sulla necessità di rallentare il più possibile la procedure di fermata della fabbrica di alluminio primario che la multinazionale americana è intenzionata a concludere entro poche settimane. Nel frattempo almeno 600 operai – segnalano fonti sindacali – si preparano a partire domani per partecipare a una manifestazione mercoledì a Roma davanti al ministero dello Sviluppo economico.

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