2mila euro all’anno per le bollette di luce e gas, che potrebbero lievitare maggiormente a causa delle nuove tariffe trimestrali annunciate dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas. Per contrastare i rincari, non c’è altro da fare che scegliere l’operatore meno caro. Dall’avvento delle liberalizzazioni, per fortuna, è possibile scegliere fra più fornitori, ma qual è il profilo dell’italiano che prova a contrastare i rincari cercando un’offerta migliore? Facile.it ne ha tracciato un profilo preciso: è un uomo (76% dei casi), ha 46 anni, è a capo di un nucleo familiare di tre persone, vive al Nord ed è alla ricerca principalmente di un nuovo fornitore per il gas.
Secondo i dati ufficiali forniti dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, ogni nucleo familiare consuma in media 1400 metri cubi di gas e 2700 kWh di luce l’anno. I consumi di gas, poi, salgono ulteriormente se si ha un impianto autonomo. In questo caso, addirittura, il gas viene utilizzato non solo per il riscaldamento ma anche per la cottura dei cibi. Ecco spiegato il motivo per cui proprio la ricerca di una migliore tariffa per questa fonte energetica sia la molla che spinge alla comparazione (78% gas vs 22% luce).
“Orientarsi in un mercato così complesso come quello delle tariffe per l’energia”, ha dichiarato Alberto Genovese, a.d. di Facile.it, “non è affatto semplice, ma confrontando le diverse proposte degli operatori una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 400 euro l’anno”.
Facile.it, che ha da poco allargato il proprio raggio d’azione alle tariffe per l’energia, ha potuto evidenziare anche come, per pagare la nuova fornitura di gas o luce, il 55% dei richiedenti decida di utilizzare l’addebito bancario: in questo modo le famiglie riescono a recuperare i depositi cauzionali dati alle società fornitrici al momento del contratto (77 euro per la bolletta del gas, 15 euro per quella dell’elettricità), versati come forma di anticipo e garanzia da chi usava il bollettino.
Infine il 60% dei contratti di gas e luce è stato completato dopo le 18, a dimostrazione che la decisione finale viene comunque presa dopo il lavoro, a seguito di un confronto con tutta la famiglia.
Commenti recenti