F35, Mauro: “Governo non ha cambiato idea” Delrio: “Acquisto senza senso, risorse a lavoro”

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Scontro nell’esecutivo sull’acquisto degli aerei. Il ministro della Difesa smentisce le voci di una sospensione: “C’è stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto”. Per il ministro degli Affari regionali la spesa per i 90 aerei va rimodulata, ma in un contesto più ampio che guarda all’Europa. Slitta a domani il voto della Camera sulle mozioni

banner repubblicaROMA – È di nuovo scontro tra i ministri per l’acquisto degli F35. Mentre c’è chi, come l’oncologo Umberto Veronesi,firma un appello per fermare l’acquisto di “armi di cui non abbiamo bisogno” e circolano voci secondo cui l’esecutivo starebbe pensando a una sospensione di sei mesi del programma, arriva la smentita del ministro della Difesa,Mario Mauro: “Non ho partecipato a nessun Cdm in cui il governo abbia cambiato idea sugli F35. Pd e Pdl, quando erano separati – ha detto parlando alla Camera con i giornalisti – hanno votato per gli F35. Mi sembrerebbe strano che adesso che sono uniti non li votino più. In passato votò a favore anche Rifondazione comunista (affermazione, quest’ultima, subito smentita da Paolo Ferrero, segretario Nazionale di rifondazione comunista- “Il Prc è sempre stato contrario agli F35 – ndr)”. E ha spiegato: “Se il Parlamento vuole possiamo rinviare l’acquisto. Ma dobbiamo continuare a pagare gli aerei visto che alcuni li abbiamo comprati”.  Poi ha aggiunto: “Evidentemente c’è stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto”. Via libera, dunque, all’acquisto di 90 aerei, con la possibilità che diventino 131.
Opposta la posizione del ministro degli Affari regionali,Graziano Delrio (Pd), che nel corso di un videoforum su Repubblica.It, boccia l’acquisto degli aerei: “Non si può dire che sia semplicissimo, ma dobbiamo fare di tutto per recuperare risorse per l’emergenza vera che non è quella della difesa, ma del lavoro per i giovani. Non ha senso spendere risorse nel comparto militare. Secondo me bisogna fare un’ulteriore istruttoria – ha aggiunto – si può rimodulare questa spesa, ma ci sono diverse implicazioni di lavoro, industria, accordi internazionali. Ma credo che una revisione andrebbe fatta”. Poi ha spiegato meglio: “Mi sono riferito al contesto più ampio che guarda all’Europa…e alla prospettiva auspicabile degli Stati Uniti d’Europa, dove ha senso una difesa comune, rispetto a una forza nazionale. A RepubblicaTv – continua – alla domanda se il governo possa reperire risorse da questa fonte ho sostenuto che bisogna fare un’istruttoria supplementare con dati certi rispetto agli impegni assunti, anche a livello internazionale. Bisogna infatti avere i dati sottomano, raccogliere elementi tecnici, perché si tratta di una scelta molto complessa”. 
Valutare una sospensione in attesa di una riduzione dell’acquisto sarebbe un’ipotesi che il Pd potrebbe sostenere, dice il deputato Pd Pippo Civati, tra i candidati alla segreteria del partito: ”Il Pd potrebbe dire sospendiamo, in vista di una riduzione, l’acquisto degli aerei da guerra anche per dare un segnale: ci ragioniamo bene in Commissione Difesa e a settembre facciamo un regalo agli italiani che risparmiamo qualche soldo. A me sembra una cosa che si può fare, così come del resto avevamo stabilito in campagna elettorale”.

Intanto nel gruppo Pd della Camera è stato raggiunto un accordo per una mozione sugli F35 che raccoglie tutte le anime del partito. A quanto si apprende, sul documento, messo a punto ieri sera, è ora in corso un confronto con gli altri gruppi di maggioranza, che sta conducendo il capogruppo in Commissione difesa di Montecitorio, Giampiero Scanu.

“Sugli F35 Pentagono ha rilevato 13 difetti costruzione. Governo blocchi l’acquisto: sono difettosi e inutili. Si usi il denaro per creare lavoro”, ha scritto sul suo profilo Twitter Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori.

“Il programma per l’acquisto dei caccia bombardieri F-35 è uno schiaffo in faccia all’Italia onesta e alle famiglie che sono in ginocchio a causa della crisi”, dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Con che coraggio, oggi, si possono spendere 14 miliardi di euro per acquistare cacciabombardieri che costano 127,3 milioni di euro ciascuno? Con che coraggio si può dire ai giovani che sono per il 30% disoccupati che l’acquisto di 90 cacciabombardieri viene prima delle politiche per l’occupazione per la scuola, l’università e l’ambiente?”. “In un momento così  drammatico per i nostri conti pubblici l’Italia non può permettersi di sprecare risorse: il programma per l’acquisto di questi caccia ‘colabrodo’, criticati dal Pentagono per i costi e i malfunzionamenti e tagliati dal Canada, va cancellato. I miliardi destinati agli F-35 devono essere usati – conclude Bonelli – per creare nuove opportunità di lavoro favorendo la green economy e aprendo decine di miglia di cantieri per la messa in sicurezza del territorio; devono essere usati per incrementare il trasporto pubblico in città che soffocano a causa dello smog; devono essere usati per investire in istruzione, ricerca e innovazione”

Voto su mozioni slitta a domani. Il voto della Camera sulle mozioni riguardanti l’acquisto dei caccia slitta a domani. Come risulta dall’ordine del giorno, infatti, i documenti che avrebbero dovuto essere esaminati questa mattina sono ora al terzo punto all’ordine del giorno della seduta d’Aula di oggi pomeriggio, dopo le mozioni sul danno biologico e la proposta di legge sulle pene non detentive. Più che probabile quindi che il tema possa essere discusso prima di domani, il che consentirà alla maggioranza di continuare a cercare una posizione comune sulla sorte del programma degli Joint Strike Fighter.

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