Sulcis in rivolta: blocchi al porto e all’aeroporto All’alba marcia sulla Ss 130 e assalto in Regione

La protesta di cassintegrati, lavoratori e sindacati del Sulcis è scattata durante la notte. Dopo i blocchi sulla Ss 130, all’aeroporto di Elmas e al porto di Cagliari, il blitz a Villa Devoto e il presidio sotto la sede del Consiglio regionale in via Roma, i manifestanti chiedono con forza un incontro col governatore Cappellacci: “Siamo qui perché vogliamo risposte”

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banner-unioneSi sono radunati tutti davanti a Villa Devoto i disoccupati e cassintegrati Sulcis che da questa mattina sono arrivati a Cagliari per chiedere risposte all’emergenza lavoro. Una decina di manifestanti è ancora all’interno delle mura della sede della Presidenza della Regione. La richiesta dei manifestanti è quella di un incontro con il governatore Ugo Cappellacci. “Siamo arrivati a Cagliari per avere risposte – ha ribadito Manolo Mureddu, uno dei portavoce – ma dove sono i nostri rappresentanti politici? Siamo, o è meglio dire, eravamo partite Iva, lavoratori edili, metalmeccanici. Vogliano tornare a lavorare”. I manifestanti sono determinati e continueranno il presidio sin quando non avranno ottenuto un incontro.

LE TAPPE DELLA MARCIA – La protesta di cassintegrati, lavoratori e sindacati del Sulcis è scattata durante la notte. Prima con un incontro al centro intermodale di Carbonia, poco prima delle 3, poi la trasferta verso Cagliari. “Abbiamo effettuato una serie di blocchi sulla strada statale 130 – ha spiegato Manolo Mureddu, delegato Cisl appalti dell’Alcoa – da Iglesias a Villamassargia, continuando con Assemini e poi davanti all’aeroporto”. Le puntate sulla statale, i blocchi, non hanno superato la durata di un’ora, ma sono solo una parte della protesta. Un altro gruppo del Sulcis, guidato da Daniele Mele segretario provinciale del Sulcis Iglesiente della Cisl edili, ha raggiunto a Cagliari Villa Devoto, sede della Giunta regionale. “Stiamo qui in presidio sino a quando non ci daranno risposte – ha spiegato il sindacalista – stiamo chiedendo che vengano pagati gli ammortizzatori sociali visto che sino ad oggi solo poche persone hanno ricevuto gli indennizzi mentre ci risulta che gli altri saranno pagati a settembre”. Inoltre “chiediamo che si sblocchino gli appalti e venga fatto ripartire il lavoro, così nel Sulcis non si può andare avanti”.

Poi in mattinata sono scattati blitz all’aeroporto di Elmas e al porto di Cagliari. Una settantina di manifestanti, indossando una maglietta bianca con su scritto “Sulcis in rivolta ora basta”, ha poi bloccato temporaneamente via Roma a Cagliari e poi si è diretto verso la sede istituzionale della Giunta regionale, Villa Devoto, per unirsi agli altri abitanti del Sulcis, una quindicina, che dopo le 4 di questa notte sono riusciti a scavalcare i cancelli e si trovano all’interno del cortile controllati dalle forze dell’ordine. Sindacalisti e operai chiedono l’avvio immediato del Piano Sulcis ed il pagamento degli ammortizzatori sociali per coloro che hanno perso il lavoro.

 

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