SNOWDEN L’HACKER BUONO: È STATA PROPRIO L’NSA A INSEGNARGLI COME VIOLARE I SISTEMI INFORMATICI

Schermata 2013-07-07 a 18.23.23Mentre lavorava da Dell nel 2010 ha fatto un corso per individuare buchi e punti deboli in una rete, e aiutare aziende e governi a metterci le toppe – Poi però ha usato le sue competenze di agente Cia e analista Nsa per svelare al mondo il funzionamento di Prism, il sistema di intercettazione dei dati globali…

Francesco Semprini 

banner_lastampaChissà se, prima di darsi alla fuga, Edward Snowden ha infilato nel suo zaino il certificato di «hacker etico» che aveva ricevuto per aver completato con successo un corso di antipirateria digitale? Nel 2010, il protagonista del Datagate, mentre lavorava alla Dell come contractor della Nsa, i servizi segreti interni degli Stati Uniti, frequentò un corso di alto livello di tecniche informatiche, le stesse che gli hanno permesso di catturare e rivelare i programmi di sorveglianza condotti nell’ombra dalla stessa intelligence americana.

Ad insignire del titolo Snowden (che nel frattempo avrebbe chiesto asilo ad altri sei Paesi) è stato l’International Council of E-Commerce Consultants, il cui corso forma quegli operatori addetti alla sicurezza dei network e dei sistemi informatici. Sono, in sostanza, coloro che devono individuare buchi e punti deboli in una rete, e aiutare le aziende a porvi rimedio.

Un certificato che Snowden ha inserito nel suo curriculum, descritto da persone che hanno avuto modo di vederlo, e dal quale si evince anche che il prodigio dell’informatica, tra gli altri incarichi, è stato ex agente Cia nella sede di Ginevra ed ex analista Nsa in quella di Tokio.

Gli «hacker etici» servono a Cia e Nsa per combattere i pirati della rete che attaccano l’America nel suo cyber-spazio nell’ambito di una guerra parallela che è divenuta sempre più sofisticata e serrata. Lo EC-Council, ha però un codice d’onore in base al quale agli hacker etici viene richiesta la massima riservatezza sulle informazioni che acquisiscono nel loro lavoro.

Sanjay Bavisi, presidente del Council, spiega al New York Times di essere a conoscenza di una sola persona che ha perso il suo certificato per aver reso pubbliche informazioni riservate. La stessa accademia ha però tra i suoi punti di riferimento una pagine dell’opera di Sun Tzu, l’autore cinese che ha scritto «The Art of War», in cui afferma: «Per conoscere il tuo nemico, devi diventare il tuo nemico». Esattamente quello che ha fatto Snowden.

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