Incompatibilità, terremoto in Regione Sardegna

Chiesta la decadenza di 4 assessori regionali e tre consiglieri regionali. Polemiche e precisazioni

banner_nuova_sardCAGLIARI. L’attivazione della procedura di decadenza di quattro assessori regionali e di tre consiglieri regionali, che si troverebbero in posizione di incompatibilità, rispetto alle normative entrate in vigore di recente, è stata richiesta con un esposto inviato alla presidente del Consiglio regionale dall’assessore provinciale di Oristano Gianni Pia. L’amministratore locale è intervenuto in qualità di consigliere comunale di Mogoro, paese di cui è stato anche sindaco negli anni scorsi. – Pia, che è anche dirigente del Psd’Az, ha inviato a Claudia Lombardo una comunicazione formale nella quale sostiene che proprio alla luce degli ultimi provvedimenti normativi, risulterebbe incompatibile la posizione degli assessori regionali alla Programmazione Alessandra Zedda, ai Lavori pubblici Angela Nonnis, al Turismo Luigi Crisponi e al lavoro Mariano Contu, oltre che dei consiglieri regionali Franco Meloni, Attilio Dedoni e Giulio Steri. Qualora non dovessero esercitare il diritto di opzione, Gianni Pia, chiede quindi alla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo di attivare appunto le procedure di decadenza.Dopo l’esposto sulla presunta incompatibilità di quattro assessori e tre consiglieri regionali da parte dell’assessore provinciale delle Infrastrutture di Oristano, Gianni Pia (Psd’Az), uno dei diretti interessati chiamati in causa nel documento, il consigliere regionale dei Riformatori, Franco Meloni, spiega di non essere incompatibile «neppure per le nuove disposizioni nazionali in materia». Nel frattempo sulla questione interviene anche il segretario regionale dell’Idv, Federico Palomba, che chiede un intervento legislativo anche al Consiglio regionale per «scongiurare uno sterminio di bravi amministratori». «L’assessore è decisamente male informato – ha replicato Meloni – io mi sono dimesso dai miei incarichi di dirigente in enti convenzionati, e non controllati, dalla Regione nel 2009, subito dopo essere stato eletto consigliere regionale. Faccio ancora il consulente sanitario per ditte private, che lavorano in Italia e all’estero e per ditte che non hanno alcun rapporto con la Regione». «Il regime delle incompatibilità introdotto dal governo Monti è solo una foglia di fico che esclude dalla rappresentanza politica categorie di persone che costituiscono ricchezze per il Paese e non tocca invece altre situazioni assai più stridenti che pongono davvero a rischio il principio di buona ed imparziale amministrazione – ha affermato Palomba -. Concordo con il giudizio severo di inaccettabilità espresso dall’Anci ed auspico un immediato intervento che impedisca severamente le reali e gravi incompatibilità ma ne eviti le conseguenze paradossali e irrazionali in rapporto a situazioni immeritevoli di sì grave sanzione».

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