Il Letta guerriero

 

controbuiodi Paolo De Gregorio, 25 luglio 2013

C’è un episodio accaduto oggi, 25 luglio, che dovrebbe provocare forti reazioni nell’opinione pubblica, un sussulto di dibattito civile ed etico anche in Parlamento, ormai espropriato dai diktat dei voti di fiducia, dai “moniti” di Napolitano, ma dappertutto c’è la sensazione che sia inutile impegnarsi e indignarsi, tanto non serve a niente. Si tratta dell’incontro tra Letta nipote e il Capo della Nato Rasmussen, dove il Letta nella versione guerriera sentenzia: “l’Italia è fiera del suo intervento in Afghanistan”, con conseguente diluvio di lodi da parte del capo della Nato.

E’ un attentato terroristico alla logica e alla evidenza dei fatti! Come si fa ad essere orgogliosi di una guerra perduta, inutile, dove ci hanno lasciato la pelle più di 50 italiani, costata chissà quanti miliardi di euro (i conti non li conosceremo mai), sicuramente una voce negativa nel bilancio del nostro debito pubblico, che ormai appare inarrestabile e ingestibile. Il nostro futuro è nelle mani di un primo ministro incapace di vedere ciò che è chiarissimo per i cittadini, ossia che, per poter sperare di uscire dalla crisi, bisogna tagliare tutte le spese inutili, a cominciare da tutte le missioni militari all’estero, rinunciare all’acquisto dei 100 bombardieri F35, tagliare subito il finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria, rinunciare alla TAV, abolire le province, dimezzare stipendi di parlamentari e consiglieri regionali, via le auto blu, vendita di due canali RAI, ecc. ecc,

In un paese serio, nella nostra situazione drammatica, un primo ministro che affermasse di essere orgoglioso di buttare soldi e vite andrebbe gentilmente accompagnato da due signori vestiti di bianco ed associato ad un trattamento psichiatrico obbligatorio. Sono i colpi di coda di una classe politica che non è mai cambiata. Ex democristiani ed ex comunisti, con Napolitano in testa, sono ancora al potere. Negli ultimi 30 anni hanno fatto finta di combattersi, mentre sottobanco si spartivano tutto, sono i pieni responsabili della crisi attuale, ignoranti, incapaci e spesso ladri, ora scopertamente alleati in un governo di ordinario inciucio che  non riesce nemmeno a capire quale strada bisogna imboccare per uscire dalla crisi.

PD e PDL si sono aggrappati l’uno all’altro, senza più pudori, sanno bene che i loro destini sono intrecciati, e sono disposti a tutto anche a stravolgere la Costituzione affinchè il potere resti nelle loro mani. Purtroppo solo il default della economia li spazzerà via, ma il prezzo che pagheranno le classi subalterne sarà veramente pesante e chiunque sarà chiamato a ricostruire come minimo dovrà saper camminare sulle acque.

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