Nell’Isola chiuse 343 imprese in tre mesi Confartigianato: è trend peggiore d’Italia

banner-unioneIn Sardegna, in tre mesi, sono scomparse altre 343 imprese artigiane. E salgono a 1042 le aziende artigiane cancellate dall’inizio dell’anno.

L’allarme è di Confartigianato che, in una nota, ricorda che nell’isola chiudono definitivamente i battenti più di cinque imprese artigiane al giorno. Secondo i dati di Movimprese-Unioncamere, relativi all’artigianato della Sardegna nel secondo trimestre 2013, dopo la performance negativa del primo trimestre di quest’anno, periodo nel quale dopo 11 anni il settore è andato sotto la soglia psicologica delle 40mila unità (39.398) e in tre mesi aveva perso 699 aziende artigiane, questo secondo trimestre registra un leggero rallentamento delle chiusure totali (aperture 533/chiusure 876, ovvero un saldo di -343) ma, in ogni caso, il trend peggiore l’Italia (-0,87%) contro la media nazionale di -0,01%.

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“C’è un leggero rallentamento delle chiusure rispetto al primo trimestre – sottolineano da Confartigianato Imprese Sardegna – ma in ogni caso il segnale è pessimo se pensiamo che ogni giorno chiudono 5,5 imprese e che alla fine dell’anno lo stock totale potrebbe scendere addirittura sotto le 38mila unità. Non dimentichiamoci che la scomparsa di queste 1042 imprese significa che almeno 2mila persone hanno perso il lavoro – riprende l’Associazione Artigiana – e che la Sardegna perde in competizione, in crescita e nel PIL”. A livello provinciale, Cagliari è la peggiore: registra, infatti, 215 imprese in meno rispetto al 1 trimestre (tasso di crescita -1,44% e imprese registrate in totale 14.764). Seguono Sassari con 107 imprese in meno (-0,77% di crescita e saldo totale di 13.820), Nuoro -17 imprese (-0,24% e stock di 7.105 imprese) e chiude Oristano con -4 imprese (trend di -0,12% e stock di 3.366).

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