Al caffè (in quantità moderate) vengono spesso attribuite proprietà benefiche per la salute. Uno dei benefici più inattesi però è quello individuato da una ricerca della Harvard School of Public Health, secondo la quale il consumo regolare di caffè riduce il rischio di suicidio.
Secondo lo studio condotto dai ricercatori, chi consuma dalle 2/3 tazzine di caffè al giorno (circa 400mg di caffeina) ha una probabilità di suicidarsi del 50% inferiore a chi non consuma caffè. La spiegazione sarebbe data dal fatto che la caffeina avrebbe proprietà antidepressive (evidenziate anche da altri studi passati), ed un apporto regolare di questa sostanza stimolerebbe positivamente il sistema nervoso centrarle e la produzione di neurotrasmettitori quali serotonina e dopamina.
Nonostante questo i ricercatori sconsigliano ai soggetti depressi di aumentare il consumo di caffeina, dato che oltre la soglia dei 400mg non sembra ci siano incrementi dei benefici, mentre iniziano a farsi sentire gli effetti collaterali dell’abuso di caffè.
Lo studio ha preso in considerazione dati dal 1988 al 2008, su oltre 150.000 soggetti, e oltre al caffè sono state considerate anche le bevande contenenti caffeina, anche se il caffè rappresenta nella maggior parte dei casi la bevanda che dà l’apporto di caffeina di gran lunga più rilevante.
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