Il 16 agosto compie 55 anni, nell’estate in cui si celebrano trent’anni dal suo esordio discografico. Madonna, allora, di anni ne aveva solo 25 e il tempo era dalla sua parte. Oggi forse non è più così ma la “material girl” è sempre stata in grado di sorprenderci. Certo, questa non è l’età migliore per andare in giro in body di latex a cantare musica dance. Ma la showgirl ha abbastanza energia per riconquistare la vetta. Trent’anni fa si apriva un’interessante fase della cultura pop sotto il segno di Madonna Louise Veronica Ciccone.
Usciva il suo primo album, Madonna, iniziava un’era diversa della musica che lei avrebbe dominato, a lungo senza rivali, influenzando la moda e lo stile.
Originaria di Bad City, Michigan, non bella ma sexy, la cantante è riuscita con intelligenza e ambizione a conquistare i vertici delle classifiche, le copertine di tutte le riviste, a imporre la sua immagine come la più determinante per oltre due decenni, benché sia stata spesso un fenomeno di costume più che una cantante.
La sua avventura inizia a Detroit. Frequenta scuola e discoteche, vuole sfondare («Se il mio talento fosse pari alla mia ambizione sarei un mostro»), si trasferisce a New York, conosce Dan Gilroy, giovane musicista che la introduce nel mondo della musica. Ottiene un lavoro come ballerina e cantante nel gruppo della disco-star Patrick Hernandez. Poi con Steve Bray, un ex boy-friend, mette su un gruppo, ottiene un contratto discografico con la Sire.
Il disco, Madonna, uscito a fine luglio 1983, spinto dal singolo Holiday vende più di tre milioni di copie negli Usa. Nell’85 il grande successo con il nuovo disco, prodotto da una vecchia volpe del funk, Nile Rodgers. I videoclip fanno il giro del mondo.
Like a virgin come album e come singolo è una hit immediata, cinque milioni di copie negli States, più di dieci in tutto il mondo. Testi sfacciati («Il ragazzo giusto è solo quello che
ha i soldi pronti in mano», canta in Material girl), gadget che fanno subito moda, l’orecchino a forma di croce, l’ombelico scoperto: è la star del momento. Inizia un ventennio in cui catalizza l’attenzione a colpi di videoclip, dei quali si conferma maestra, e ancor più con i tour. Ma Madonna rimane anche imbrigliata in questo progetto poco elastico.
La musica tende a essere dimenticata, è un fondale colorato ma impersonale. Nei concerti la freddezza e la meccanicità cancellano ogni forma di comunicazione e riducono tutto a plastica pura, innocuo divertissement pop.
Ma allora cos’è che ha mosso platee oceaniche al suo seguito per trent’anni? La potenza di un’immagine vincente costruita cogliendo il senso della nuova era, gli anni Ottanta, l’intreccio tra moda, discoteche, videoclip, pubblicità. Se Madonna deve essere considerata regina di qualcosa, è proprio di questo universo dove le cose da dire
sono ridotte a zero, i contenuti più alti (il suo impegno su problematiche planetarie è stato negli anni costante) vengono mescolati al glam.
Popstar, attrice, produttrice, madre, amante: Madonna ha ridefinito il concetto di “stardom”, di fama e di successo. Ha venduto circa 300 milioni di dischi, fra episodi di dubbia qualità, momenti intelligenti, spinte in avanti, passi indietro commerciali. Qualche volta ha sbagliato, come attrice e regista ad esempio, mettendo a segno pochi punti a favore, quelli di Cercasi Susan disperatamente e Evita, e molti a suo svantaggio. È andata meglio con i libri, dove si è mossa dal sesso spinto di Sex al racconto per bambine Le rose inglesi, un successo mondiale.
Dopo trent’anni, Madonna affronta il momento più duro. Dallo scorso anno le cose non sono andate come dovevano. Altre dive si sono affacciate sulla sua scena, Lady Gaga e Beyoncé innanzitutto, Rihanna per dirne un’altra. Tutte hanno studiato la sua lezione e l’hanno perfezionata. Hanno un’arma fortissima, l’età. Madonna ha superato il mezzo secolo e l’ha affrontato male.
La chirurgia estetica le ha cambiato il volto, dimostrando la difficoltà di accettare una condizione di fatto. La scelta di spostare il proprio universo musicale sul terreno della dance, persino dell’edm – campo di gioco degli adolescenti – ha evidenziato la differenza di età tra lei e le più giovani. Poi c’è la crisi di un’industria della musica che lei stessa ha contribuito a modellare. Madonna è nata e cresciuta con il cd e Mtv, il primo sta scomparendo dall’universo del consumo, la seconda è diventata una tv che punta sui reality.
Oggi dominano i download, gli mp3, con linguaggi e regole che Madonna sembra non saper maneggiare. La sua musica non si adatta a una signora di mezza età che si sveste e balla come un’adolescente. Lady Gaga e Beyoncé hanno saputo intercettare meglio le fasce più giovani del pubblico che oggi la considera “troppo vecchia”.
Il 16 agosto festeggerà il suo 55esimo compleanno, sarà l’occasione per fare i conti con la sua storia. Non è ancora pronta per la pensione. E non sarà una sorpresa vederla, con un nuovo colpo di scena, tentare ancora di tornare in vetta.
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