Continuano le ruberie al servizio sanitario pubblico

di Paolo De Gregorio, 7 agosto 2013

controbuioI nostri illuminati politici, sempre tesi al bene comune, sempre tesi a cambiare tutto per non cambiare nulla, malgrado i casi eclatanti delle truffe ai danni del servizio sanitario pubblico del San Raffaele di Milano, e del presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, non prendono provvedimenti e l’elenco degli imprenditori sanitari privati in convenzione con lo Stato che gonfiano i conti da farsi rimborsare si allarga allegramente.

Oggi, 7 agosto, leggiamo dell’Ospedale Israelitico di Roma che pretende denaro per falsi interventi, ricoveri non giustificati, costi gonfiati, per la bella cifra di 13 milioni di euro, questione finita in Tribunale che con i tempi biblici che conosciamo chissà come e quando arriverà alla verità dei fatti.

Contemporaneamente apprendiamo che il gruppo Angelucci, 13 strutture sanitarie in tutto il Lazio, con oltre duemila dipendenti, minaccia la chiusura di tutto il comparto sanitario perché la regione Lazio non gli corrisponderebbe quanto dovuto, anche se il Tribunale ha dato torto agli Angelucci per queste somme che vengono richieste. Anche un bambino capirebbe che il nodo da recidere per sempre è il perverso rapporto, chiamato di “convenzione”, tra servizio sanitario pubblico e privati,  rapporto che si presta a mille malversazioni, trucchi, costi gonfiati, prestazioni erogate solo sulla carta, paralizzanti contenziosi giudiziari, dove il pubblico sia solo “PUBBLICO” e i privati stiano nel mercato e se hanno sbagliato i loro conti di fare soldi speculando sulla salute falliscano.

 

Vedo che l’unica novità politica in Italia da tempo immemorabile è il M5Stelle, che prego di portare il problema alla attenzione del Parlamento, affinchè finisca questo stillicidio di ruberie di denaro pubblico, e le “convenzioni” sanitarie con i privati vengano ABOLITE.

 

 

1 Comment

  1. alvaro marella

    Mi sembra molto strano,all’ospedale israeliano io ci ho portato mia moglie che ha fatto impianti e ricostruzione dell’osso, ed il nostro dentista ci aveva chiesto piu’ di settemila euro.
    Li son stati gentili e non abbiamo pagato nulla, almeno era un servizio per la gente non ricca e che a noi ha funzionato bene. Anche all’ Istman ci avevano chiesto parecchi soldi, ma se l’ospedale pubblico non è gratuito che ospedale è? E molte persone come noi hanno potuto curarsi bene e senza dover spendere una fortuna!
    Non è che ce l’hanno con loro per altri motivi? bho!

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