Spagna, un grattacielo di 47 piani. Ma nel progetto non c’è l’ascensore

La megalomania, talvolta, ha conseguenze catastrofiche: avrebbe dovuto essere alto 20 piani, ora i lavori sono fermi

banner_corseraIl grattacielo «InTempo», nel comune di Benidorm, doveva essere un simbolo di crescita e prosperità per la Spagna travolta dalla crisi. Il progetto originale prevedeva un edificio di 20 piani, poi diventati 47. Di più: una volta terminato sarà il grattacielo residenziale (quindi non uffici, ma appartamenti nei quali vivere) più alto d’Europa. La costruzione è avveniristica, un gioiello architettonico: è costituita da due torri gemelle di 200 metri d’altezza, unite in cima da un cono capovolto. Solo di una cosa si sono dimenticati i progettisti: dell’ascensore. E non è l’unica pecca.

AVVENIRISTICO – La località balneare di Benidorm è anche nota come la «New York del Mediterraneo», soprattutto per la skyline caratterizzata da edifici imponenti. È una delle mete turistiche più gettonate, il principale centro d’attrazione della Costa Blanca, nella regione di Alicante. Qualche anno fa il quotidiano El País definì «InTempo» un progetto pionieristico, simbolo del boom edilizio della Spagna. Ora si è trasformato nell’emblema delle difficoltà del Paese: i lavori di costruzione dell’edificio – nel frattempo finito nel portafoglio della bad bankspagnola Sareb – dovevano essere conclusi nel 2009. In seguito l’inaugurazione è stata posticipata all’estate del 2011. Da due anni tutto è fermo. Ora El País è venuto in possesso di alcuni documenti che evidenziano quali sono i reali problemi del prestigioso progetto. 

I PROBLEMI – Le prime difficoltà sarebbero emerse già nel 2009, anno nel quale il costruttore ha dichiarato fallimento. Poi le grane si sono moltiplicate. Nel luglio del 2011, un montacarichi piombò a terra con 13 lavoratori, molti dei quali rimasero gravemente feriti. In quell’occasione l’ambulanza non riuscì a raggiungere il luogo della tragedia perché, per risparmiare denaro, i costruttori non realizzarono una strada d’accesso. L’anno seguente, in agosto, gli operai incrociarono le braccia a causa di una vertenza sindacale: non venivano più pagati.

IL PASTICCIO DELL’ASCENSORE – A gennaio 2012, infine, l’altra brutta sorpresa: gli architetti si sono «dimenticati» del vano ascensore, come confermano adesso i piani in mano ai giornali spagnoli. I professionisti dell’edilizia, dopo aver completato i primi 20 piani (come previsto in origine), avevano infatti deciso di raddoppiarne l’altezza, portandola a 47 livelli, ma non hanno ridisegnato il progetto e inserito gli ascensori per i nuovi 27 piani che arrivano fino in cima, riferisce anche il magazine Dezeen. Ora il team di architetti dello studio «Pérez Guerra y Olcina y Radúan» si sono dimessi e il grattacielo è rimasto incompleto. Ciò nonostante, sottolinea El País, circa il 94 per cento dell’edificio è oramai finito, e il 35 per cento dei 269 appartamenti già venduti. C’è anche una nuova data per l’apertura: dicembre 2013. Tuttavia, le tante accuse di frode e le diverse cause legali continuano a frenare i lavori.

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