Kyenge, cento giorni di insulti

Kyenge

di Wil Nonleggerlo

Da quando si è insediato il governo, il ministro dell’Integrazione è bersaglio quotidiano degli strali di estremisti e razzisti di ogni tipo, in gran parte provenienti dalla Lega Nord. Abbiamo raccolto le peggiori esternazioni, perché non si può far finta di non vedere

banner_espresso“Uccidete questa puttana”. “Mussulmana di merda”. “Torna in Congo”. “Torna nella giungla”. “Assomigli ad un orango”. “Mai nessuno che ti stupri”. Il tutto corredato da lanci di banane, manichini insanguinati, cappi di benvenuto. Ecco quello che ha dovuto subire il ministro dell’IntegrazioneCécyle Kyenge, in questi primi 100 giorni di governo. Attacchi provenienti dalle solite frange dell’estrema destra, da certi ultras leghisti, ma non solo: il razzismo più becero si è spesso sprigionato dai più alti e “nobili” livelli istituzionali. Vicepresidenza del Senato, Parlamento europeo, Camera dei deputati. Da parte del ministro dell’Integrazione, una lezione di stile quotidiana, mai venuta meno. “Nessuno riuscirà a togliermi il sorriso”, “certe dichiarazioni non offendono me, ma tutti gli italiani”, “mi lanciano le banane? Uno schiaffo alla povertà, il cibo non si spreca”. Cécyle Kyenge si è sempre detta “orgogliosa di essere italiana”, ed ha più volte sottolineato che “questo non è un Paese razzista, ma un Paese in cui ci sono episodi di razzismo”. Ecco, appunto. Episodi di razzismo. E per scongiurare il rischio assuefazione – di indignazione in indignazione – per evitare che l’infamia del momento cancelli dalle memorie quella del giorno prima, meglio fare il punto della situazione. 100 giorni di attacchi razzisti al ministro Kyenge, macchie indelebili per qualsiasi democrazia occidentale che si rispetti.

Matteo Salvini, eurodeputato Lega Nord (18.8.2013):
“La Kyenge dice che la crisi in Egitto porterà un’impennata di immigrazione in Italia (un genio!), e che la legge sullo ius soli va fatta e si farà… Sciura Kyenge, vada a fare la Ministra in Egitto!”.

Forza Nuova Calabria (18.8.2013):
“Forza Nuova si sente vittima del razzismo anti-italiano, e non LASCERA’ PASSARE la Kyenge”.

Giovanni Sartori, editorialista del Corriere della Sera (15.8.2013):
“In Italia noi abbiamo creato un Ministero dell’Integrazione retto dalla simpatica figura di Cécile Kyenge, che però di integrazione non sa niente (…) Perché non creare per lei un nuovo ministero dell’Immigrazione? O meglio ancora dell’Immigrazione e dell’Occupazione? Essendo professionalmente una oculista la nostra ministra Kyenge dovrebbe allungare la vista sugli italiani che sono già tali e che non trovano lavoro”.

Forza Nuova invia una tessera ad honorem al professor Sartori (16.8.2013):
Ansa: “Roberto Fiore, segretario Nazionale di Forza Nuova, comunica che questa mattina ha inviato al professor Giovanni Sartori, noto politologo ed editorialista di importanti quotidiani nazionali, la tessera ad honorem del Movimento. Per la sua eroica difesa della specificità italiana, il suo essere uomo realmente libero e coraggioso, le sue parole scritte e pronunciate contro il ministro dell’integrazione Kyenge (…)”.

Vittorio Milani, ex esponente trevigiano del movimento autonomista “Veneto Stato”, su facebook (12.8.2013): 
“La Kyenge dice che se vogliamo eliminare il burqa anche le suore si devono tagliare il velo. Siamo all’assurdo, qualcuno uccida questa puttana idiota e inutile”.

Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord (10.8.2013):
“Altroché la Lega razzista, è tutta l’Italia che ne ha i coglioni pieni del ministro Kyenge!”.

Davide Boni, Lega Nord (6.8.2013):
“Per quanto mi riguarda la Kyenge è come Calimero di carosello: piccolo e nero”.

Forza Nuova (4.8.2013):
“Siamo qui a Verona per dire alla Kyenge di preoccuparsi degli enormi problemi della sua patria, il Congo”.

Giuseppe Fornoni, assessore leghista allo Sport, Tempo libero, Commercio e Attività produttive di Lograto, su facebook (3.8.2013):
“Vaffanculo mussulmana di merda”.

Paolo Tiramani, consigliere regionale piemontese della Lega Nord, su facebook (2.8.2013):
“Il ministro Kyenge avrebbe bisogno di un consulto psichiatrico”.

Un cittadino romano, “sparatela subito” (1.8.2013):
(ANSA) – MODENA, 1 AGO – Un cittadino romano, M.S., che scrisse sul profilo Facebook del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge ‘Sparatela subito’ è indagato dalla procura di Modena per diffamazione con l’aggravante dell’incitamento all’odio razziale”.

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