La ricerche dei quattro bambini scomparsi da Roma al litorale, fino alle frontiere

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Due gemelli di origine romena e altri due bimbi sono dispersi nella zona della stazione della metropolitana. I genitori dei gemelli partecipavano a una funzione religiosa. L’allarme: potrebbe averli portati via Costantin, un 30enne che aveva già con sé altri due bambini, li avrebbe voluti portare al mare. Oltre a lui si cerca anche il fratello Petru. Le ricerche anche a Zagarolo, dove risiede la famiglia. Il padre dei bambini è diacono della comunità

banner repubblicaScomparsi quattro bambini, è caccia all’uomo a Roma. Due sono gemelli e hanno sei anni, Alexander e Sebastian, di origine romena: sono scomparsi nella zona di Ponte Mammolo. Altri due erano stati affidati dalla madre a un connazionale campione di judo: Costantin, 37 anni, che sarebbe la chiave del giallo. La procura di Roma ha avviato un’indagine per sottrazione di minore. Oltre a lui,  gli agenti stanno cercando anche il fratello Petru.

Il fratello, infatti, era con Costantin quando i bambini sono scomparsi. Tra le ipotesi al vaglio del procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani e del sostituto Alberto Pioletti anche quella di sequestro di persona. Tutte ipotesi di reato che devono ancora essere formalizzate: si attende negli uffici giudiziari una relazione sull’accaduto. Quello che al momento è evidente è che il 30enne al momento non si trova a casa, risulta irreperibile. Nell’abitazione è stato trovato il cellulare dell’uomo.

LA MAPPA
IL LUOGO DELLA SCOMPARSA

Il primo allarme a Ponte Mammolo. I genitori dei gemelli stavano partecipando a una funzione religiosa nella sede di una comunità cristiano-ortodossa, di cui il padre dei bambini e di altri cinque figli svolge la funzione di diacono, e avevano lasciato i due fratellini fuori a giocare, in vicolo di Ponte Mammolo. Quando sono usciti non li hanno più trovati. Immediatamente hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri.

Interrogato dagli inquirenti, il padre ha descritto la vicenda: “Eravamo al rinfresco durante una festicciola e abbiamo lasciato i bambini a giocare con dei loro coetanei. Dopo dieci minuti ci siamo affacciati per andare a prenderli ma loro non c’erano più”.

“Siamo nella caserma di San Basilio, ma ancora non sappiamo nulla. Se i gemellini stessero con Costantin noi saremmo anche tranquilli, ma il problema è che non riusciamo a trovarli”. Con una voce tremante e rotta dal pianto, a parlare è Vassili, il padre dei due gemelli scomparsi oggi a Ponte mammolo. “Eravamo al rinfresco durante una festa e abbiamo lasciato i bambini a giocare con altri coetanei. Dopo dieci minuti ci siamo affacciati per andare a prenderli ma loro non c’erano più. Stiamo ricevendo il supporto e la solidarietà di tutta la comunità, siamo tutti in allerta, aspettiamo di sapere qualcosa. Chiediamo aiuto a chiunque abbia notizie”.

LA TESTIMONIANZA: “HO VISTO CHE LI PORTAVANO VIA” 

Impegnati nelle ricerche numerose pattuglie dei carabinieri. Alcune auto sono state mandate anche a Zagarolo, dove la famiglia risiede, nella speranza che i due bimbi possano aver raggiunto in qualche modo la loro abitazione. Anche elicotteri e unità cinofile stanno prendendo parte alle ricerche. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere della zona. I controlli si sono spinti fin sul litorale romano e alle frontiere. Alexander e Sebastian sono stati inseriti ufficialmente nella lista dei bambini scomparsi.

Diffusa anche la descrizione dei piccoli: hanno i capelli corti biondi e sono vestiti entrambi con pantaloncini corti. Uno indossa una camicia bianca e l’altro rosa. Sono al lavoro anche i carabinieri della compagnia di Frascati.  I bambini, infatti, con i genitori vivono a Valle Martella, frazione del comune di Zagarolo, che dista poco meno di otto chilometri dal luogo della scomparsa.

Nel tardo pomeriggio la svolta. Un uomo, di nome Costantin, un 30enne che frequenta la chiesa, potrebbe averli portati via mentre tutti erano a messa. Quando si è presentato davanti alla comunità aveva già con sé altri due bambini, che gli sarebbero stati affidati volontariamente dalla madre, una donna romena, che successivamente avrebbe sporto anche lei denuncia. Inutilmente i membri della comunità hanno cercato di telefonare a Costantin: il cellulare ogni volta squillava a vuoto. Ma il telefonino è stato poi ritrovato dai carabinieri nell’abitazione dell’uomo che, semplicemente, non lo aveva con sé. Anche la madre degli altri due bambini ora ha presentato denuncia.

Ma alcuni membri della comunità non condividono l’allarmismo degli altri: “Costantin è una persona tranquilla. E’ una brava persona che andava in chiesa. Io ho visto i bambini che giocavano fuori la chiesa, poi sono spariti”. A parlare è un’anziana signora, “dei quattro bambini che sarebbero scomparsi, due avrebbero avuto il permesso dalla nonna. Costantin ha chiesto alla nonna se poteva portarli via e la nonna ha detto di sì”. “Poi, finito il pranzo – ha proseguito la signora – stavamo andando a fare una gita e ci siamo accorti che i bambini erano spariti. Hanno chiamato ma lui non risponde e nessuno sa niente. Io conosco la mamma, una brava persona”. La signora, poi continua: “Prima ho visto i bambini che giocavano. Costantin non era la prima volta che li teneva. Lui è sposato con un figlio di 10 anni che ora sta in Romania. E’ una persona di fiducia della comunità”. Aveva manifestato ai vicini la volontà di portarli al mare.

A quanto si apprende, la mamma di Alexander e Sebastian, sarebbe stata ricoverata in ospedale in stato di shock.

“E’ un muratore di 37 anni, Costantin, cintura nera di judo. Capelli neri, come gli occhi”. Questa la descrizione del giovane visto con i gemellini scomparsi oggi fatta da una donna della comunità ortodossa.

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