Continuità territoriale, parte da Olbia l’attacco alla tariffa unica

Giovannelli«Penalizzerà tutti i sardi»: il sindaco Giovannelli si schiera con Meridiana. E assicura che chiederà a Cappellacci di ridiscutere la proposta

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di Guido Piga

OLBIA. «Il giorno dopo la chiusura dei bandi sulla continuità territoriale, andrò da Cappellacci per dirgli: quella che hai proposto, con la tariffa unica, non va incontro alle esigenze dei sardi né dalla compagnia aerea della Sardegna. Quindi, cambiala». Gianni Giovannelli, solitamente molto prudente, e verrebbe da dire democristiano se non fosse che quella non è la sua tradizione politica, parla davanti a decine di dipendenti di Meridiana, che si sono riuniti in assemblea all’aeroporto, e sorprendentemente appare netto, deciso. È il primo rappresentante delle istituzioni a dire che la nuova continuità dei cieli – oggi si chiuderà l’offerta per i voli da Alghero (e prende sempre più quota l’ipotesi che non ne arriverà neppune una), domani sarà la volta di quelli da Olbia e il giorno dopo da Cagliari – è più un danno che un vantaggio per la Sardegna. Senza se, senza ma.

Ma più ancora di quello che ha detto con chiarezza, pesa quello che ha lasciato intravedere. Ovvero la possibilità che i bandi vadano male, che le compagnie (Alitalia e Meridiana, le uniche interessate) rinuncino ad alcune rotte, mandando a picco tutto il pacchetto. Che altro senso potrebbe avere, altrimenti, dire che «l’indomani chiederò a Cappellacci di cambiare tutto»? È ipotizzabile che Giovannelli abbia ricavato l’impressione che qualcosa non funzionerà dopo aver incontrato l’amministratore delegato di Meridiana e che si prepari a fare pressing perché il quadro possa essere ricomposto in fretta, nell’interesse dei passeggeri e dell’azienda dell’Aga Khan.

Con Roberto Scaramella, nuovo capo della compagnia, il sindaco si è visto alcuni giorni fa. Scaramella gli ha espresso tutti i dubbi, economici e giuridici, sulla nuova continuità che prevede la tariffa unica per i residenti e i non residenti; ha fatto capire che, in queste condizioni, la società dell’Aga Khan rischia di perdere molti milioni; ha detto che le compensazioni della Regione sono insufficienti. Insomma le premesse perché Meridiana rinunci ad alcune tratte ci sono tutte. Il che, nel caso in cui anche Alitalia faccia altrettanto, lascerebbe l’Isola senza la certezza dei collegamenti aerei. Sentito alcune ore dopo la dichiarazione fatta in pubblico, Giovannelli non dice di più: «No so che cosa farà Meridiana. Ma qualunque cosa accada, Cappellacci deve capire che questo sistema tariffario, voluto dalla sua parte politica, non funziona».

Sindaco di Olbia apertamente schierato con la compagnia aerea della propria città? Alcuni dipendenti la vedono così, anche se la maggioranza di loro pensa, e lo dice, che questa continuità territoriale è una serie minaccia per la propria azienda.

Gli striscioni contro Cappellacci ci sono, anche se in numero inferiore a quelli contro Meridiana. Una società che invece critica apertamente Gian Piero Scanu, deputato del Pd e consigliere comunale che sostiene Giovannelli. Scanu riconosce i limiti della politica regionale e nazionale, ma anche di quella comunale. Dice: «Caro sindaco, troppe volte il Comune si è fatto prevaricare da Meridiana, e da Geasar (società che gestisce l’aeroporto di Olbia, ndr). Non devono esserci più santuari intoccabili». Ed è la prima botta da alleato al sindaco. «Caro sindaco, nei confronti di Meridiana non ci vuole una cura omeopatica. Serve un intervento chirurgico. E se servono i chirurghi, nessuno si tiri indietro». Ed è un secondo colpo.

Il senso è: basta essere diplomatici, è tempo di essere duri con la galassia dell’Aga Khan.

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