Un ritorno dalle ferie non convenzionale è quello che hanno vissuto i passeggeri del volo delle 8 in partenza da Olbia e diretto a Milano. Finite le procedure di imbarco tutti avevano già allacciato la cintura di sicurezza pronti alla partenza. Mancavano solo poche persone da fare accomodare. Un uomo, colombiano e residente da anni a Milano, era l’ultimo a salire: aveva superato i controlli, la sua valigia era stata ispezionata, in mano carta di imbarco e documento di identità, ma ecco che, arrivato sull’aereo, l’hostess lo richiama verso la cabina di comando. I due si parlano con tono accesi e all’uomo viene consigliato di scendere. «Lei non può volare», gli viene detto. Lui si agita, alza la voce, insulta le hostess e si rifiuta di muoversi. I passeggeri in silenzio stanno a guardare. La discussione continua e il colombiano lascia l’aereo.
MANETTE AI POLSI – Passano solo pochi minuti e l’uomo corre per il tunnel che porta al velivolo e si lancia all’interno cadendo sdraiato in mezzo al corridoio che divide i due lati di sedili. In un attimo la polizia gli è sopra, volto schiacciato sul pavimento, ginocchio sulla schiena, braccia dietro e manette ai polsi. Due poliziotti lo prendono per le gambe e lo trascinano fuori. Subito si sparge la voce che potrebbe avere un’arma e molti si nascondono sotto i sedili, altri proteggono i bambini coprendogli gli occhi. Dieci minuti di panico: una donna piange, altri si alzano per guardare la scena da vicino. «Ci scusiamo per il ritardo, ma il passeggero non aveva i requisiti per volare, non capiamo come abbia potuto superare tutti i controlli fino a salire a bordo», si scusa l’hostess al microfono. «Dopo l’incidente di qualche giorno fa ecco che succede ancora qualcosa su un volo Easyjet», si lamenta una donna, la cui sorella era sul volo diretto a Lisbona da Milano Malpensa che aveva perso pezzi del motore. Un ragazzo delle prime file filma tutto con il cellulare, ma il personale di bordo lo costringe a cancellare il file, pena il ritiro del suo biglietto.
SICUREZZA – Il surreale incidente, che nei fatti ha solo causato qualche manciata di minuti di ritardo, però ha spalancato il problema della sicurezza. E’ possibile che una persona considerata pericolosa per equipaggio e passeggeri riesca a salire a bordo senza problemi? «Il ragazzo era ubriaco, non aveva armi, la valigia era stata controllata, ma ha insultato e spintonato le hostess e picchiato due agenti ferendoli», ha spiegato Giovanni Lo Presto, vice questore aggiunto della Polizia di Stato all’aeroporto di Olbia, confermando il regolamento della compagnia aerea che vieta il viaggio a chi è in stato di ebbrezza. «L’uomo ha superato i controlli perché si era comportato con discrezione, ma una volta a bordo si è dimostrato molto pericoloso per tutti. Per questo è stato arrestato per violenza e resistenza a un pubblico ufficiale. Ora il giudice deciderà se dovrà scontare qualche mese di detenzione».
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