Villacidro, strangola la fidanzata: arrestato
La vittima perseguitata per mesi dall’assassino

Schermata 2013-09-23 a 16.15.25Pedinamenti, continue telefonate e sms, minacce di morte: sono stati mesi di autentica persecuzione quelli vissuti da Marta Deligia prima di essere uccisa dall’ex fidanzato, quando ormai il loro rapporto era arrivato al capolinea proprio per i comportamenti violenti dell’uomo.

banner-unioneCon il passare delle ore emergono i retroscena di questo ennesimo femminicidio. La giovane donna – 26 anni, dieci in meno del compagno – aveva più volte denunciato ai carabinieri di Villacidro le vessazioni dell’ex, Giuseppe Pintus.

Insieme da circa 4 anni, i due si erano lasciati 3-4 mesi fa a causa dell’ossessiva gelosia dell’uomo che spesso sfociava in veri e propri maltrattamenti. Pintus viene descritto come violento: anche la sua precedente relazione con una vedova era stata interrotta dalla donna perché vittima di brutalità e soprusi. Oggi il tragico epilogo: Marta, secondo quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, è stata strangolata nell’auto di Pintus, nelle campagne del paese.

All’alba la telefonata al 112: “Ho fatto una cavolata, adesso vado ad ammazzarmi”. Per qualche ora, accertata la scomparsa della coppia, si è pensato ad un omicidio-suicidio. Il corpo della giovane è stato trovato a metà mattinata e da lì in poi si sono intensificate le ricerche dell’uomo, a quel punto ricercato per omicidio. Pintus è stato catturato poco lontano dal luogo di ritrovamento della vettura, una Fiat Bravo, e trasferito subito in caserma per l’interrogatorio. Già arrivato il magistrato incaricato dell’inchiesta, il pm di Cagliari Danilo Tronci. Nel frattempo, il medico legale Roberto Demontis ha completato l’esame esterno del corpo della vittima autorizzando la rimozione del cadavere.

 

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