ROSICARE FA MALE

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UN PALESTINESE TORTURA UN TOPO CHE GLI HA MANGIATO DELLE BANCONOTE (MA PER FORTUNA È UNA BUFALA)

Sul web scoppia l’indignazione perché un uomo palestinese avrebbe pubblicato le immagini di un topo torturato – L’uomo avrebbe “punito” il roditore, reo di avergli rosicchiato delle banconote – In realtà però si tratta di una bufala: la stessa immagine è datata e non si sa da dove venga…

Dal “Daily Mail”
http://dailym.ai/1dYmJmf

Probabilmente si tratta di una bufala, eppure è una vicenda che in rete ha suscitato molto scalpore. Un uomo palestinese è stato accusato di aver commesso un atto di grande crudeltà contro un topo, torturandolo per “punirlo” di aver rosicchiato i soldi del suo stipendio.

L’uomo avrebbe raccontato su Facebook di aver nascosto due banconote dal valore di 200 shekel israeliani (poco più di 41 euro) nell’armadio e di averli ritrovati mangiati da un roditore. Preso il “colpevole”, l’uomo avrebbe torturato il topo, fotografandolo e pubblicandolo sul social network.

Le reazioni indignate degli utenti non si sono fatte attendere. E c’è anche qualcuno che invece ha difeso il carnefice accusando gli altri di avere più a cuore il destino del roditore che quello del popolo palestinese. Insomma, come spesso accade sul web, dal singolo episodio si arriva facilmente a discutere di massimi sistemi.

Comunque nel luglio scorso un diciannovenne londinese, Andre Yankey, ha rischiato di finire in carcere per aver torturato e ucciso un topo e per aver inviato il filmato delle violenze a una sua amica. Quest’ultima è rimasta talmente sotto shock nel vedere il video che ha deciso di chiamare la polizia. Il giovane è stato condannato a 12 settimane di prigione (pena sospesa) e un divieto di due anni dal possedere animali.
2. LA BUFALA DEL PALESTINESE CHE TORTURA IL TOPO SU FACEBOOK
Da “Giornalettismo.com”

La storia di un palestinese che avrebbe torturato un topino dopo averlo appeso come si vede nelle immagini, è una bufala realizzata grazie a un’immagine molto nota.

IL RACCONTO – La storia è cominciata con un palestinese o presunto tale che ha pubblicato la foto di un topino appeso e legato per le quattro zampe, e che ha scritto che il roditore gli aveva mangiato alcune banconote e quindi per questo lo avrebbe prima legato in quel modo e poi lo avrebbe torturato e squartato crudelmente.

LA DIFFUSIONE VIRALE – Subito il messaggio si è diffuso viralmente e, propro come accade da noi, un sacco di anime belle si sono lanciate a condannare l’uomo e a consegnare ai posteri profonde riflessioni sul rispetto dovuto agli animali e sulla malvagità di verti uomini.

ERA GIÀ UN MEME – Purtroppo per tutti questi commentatori l’autore della bufala, che ha anche pubblicato le immagini di alcune banconote “rosicchiate” dal roditore, si è fatto gioco di loro, impegando un’immagine già nota e già assurta al rango di meme in passato, tanto che è possibile rintracciarla facilmente in pubblicazioni precedenti e in contesti molto diversi. Quale che sia la vera storia del topino nessuno lo sa, ma di sicuro non è stato torturato a Gaza nei giorni scorsi.

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