Tragedia di Lampedusa, arriva Barroso
Proteste in aeroporto: «Vergogna, assassini»

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Il presidente della Commissione europea sull’isola con il premier Letta. La visita al Centro di accoglienza. Letta: «Sofferenza e dolore»

banner_corseraIl presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario Ue degli Affari Interni Cecilia Malmstrom sono atterrati all’aeroporto di Lampedusa dove renderanno omaggio alle quasi 300 vittime del naufragio del barcone con i profughi avvenuto giovedì mattina davanti alle coste dell’isola. Il presidente della Commissione europea ha scritto in un tweet che si trova lì «per onorare le vittime e mostrare solidarietà con azioni concrete». Polemica l’accoglienza degli abitanti dell’isola.

LETTA SI INGINOCCHIA NELL’HANGAR-OBITORIO –Barroso, Letta, Alfano e Malmstrom sono stati accolti all’aeroporto di Lampedusa dal prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino, dal sindaco Giusi Nicolini e dal presidente della Regione Rosario Crocetta. La prima tappa della loro visita è stata l’hangar dell’aeroporto dove sono sistemate le oltre 200 bare delle vittime. Il presidente del Consiglio si è inginocchiato davanti ai feretri delle persone che hanno perso la vita nella tragedia, per un minuto di raccoglimento, e, affiancato dal presidente della Commissione Ue e dal ministro dell’Interno, si è nuovamente inginocchiato per deporre un mazzo di fiori sulle prima fila di bare. I sommozzatori oggi hanno recuperato altri sette corpi dal relitto del peschereccio affondato: il bilancio ufficiale e provvisorio delle vittime sale così a 296.

LA VISITA AL CENTRO DI ACCOGLIENZA – «Un immenso dolore di fronte a 280 bare a Lampedusa. Non è degno dell’Europa», ha scritto su Twitter la commissaria Ue. Il tour di Barroso, Letta, Alfano e Malmstrom è proseguito con una tappa al comune per parlare con il sindaco. Poi è arrivato il momento più atteso: la visita al centro di accoglienza dell’isola. La tappa non era stata inserita nel programma della giornata per motivi di sicurezza. «Ho visto sofferenza e dolore», ha detto Letta uscendo dal centro, dopo cinque minuti. Sulla strage di Lampedusa è intervenuto anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano: «è stata giustamente definitiva una tragedia europea» e l’Unione europea deve operare «uno sforzo comune anche verso questo emergenze».

LE PROTESTE: «VERGOGNA!» – Ma una decina di manifestanti ha contestato i politici appena arrivati. I lampedusani hanno urlato: «Vergogna! Vergogna!» nei confronti dei rappresentanti istituzionali prima che questi entrassero nell’hangar dove sono le bare: «Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Assassini!», hanno poi aggiunto i manifestanti. La protesta ha seguito passo passo tutte le tappe della visita degli «ospiti politici» .

«SALVATAGGIO SICURO» – Intanto il quotidianoInternational Herald Tribune, edizione internazionale del New York Times, dedica questa mattina ampio spazio alla proposta del commissario Ue gli Affari interni – Cecilia Malmstrom – di lanciare nel Mediterraneo una grande operazione Frontex per il «salvataggio sicuro» di chi si trova in difficoltà in mare. Il giornale pubblica in prima pagina un’immagine a quattro colonne di relitti abbandonati sull’isola di Lampedusa, accompagnata da un lungo articolo nelle pagine di cronaca in cui riporta l’annuncio di Malmstrom, che definisce «uno dei più forti appelli» legati alla tragedia di Lampedusa.

ESTESA L’OPERAZIONE HERMES – «Abbiamo deciso di riallocare due milioni di euro del nostro budget, dando priorità all’Italia e tagliando altre attività, per estendere l’operazione Hermes fino a novembre. Ma per farlo ci siamo rivoltati le tasche. I nostri fondi per il 2013 ora sono esauriti», ha detto il vicedirettore di Frontex Gill Arias in un’intervista all’Ansa. Secondo il vice-dirigente di Frontex l’operazione Hermes (isole Pelagie) si sarebbe dovuta concludere a fine settembre, ma «si è deciso di estendere, dando priorità, perché abbiamo visto che i barconi continuano ad arrivare».

LA MOBILITAZIONE DEI SINDACATI – Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato una giornata di mobilitazione nazionale – «Fermiamo le stragi nel Mediterraneo» – per chiedere «una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo», che si svolgerà venerdì 11 ottobre, con iniziative che verranno definite a livello territoriale. «La tragedia di Lampedusa- scrivono in una nota i sindacati- si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone, esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore». Intanto da Roma arrivano le parole di Papa Francesco al termine dell’udienza generale: «Con speciale affetto, saluto i vescovi della Chiesa di tradizione alessandrina di Etiopia ed Eritrea, ai quali sono particolarmente vicino nella preghiera e nel dolore per tanti figli della loro terra che hanno perso la vita nella tragedia di Lampedusa».

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