Dal blog di Beppe Grillo arriva uno stop alle candidature di quella parte del Movimento 5 Stelle che in Sardegna ha definito una road map per la scelta, rigorosamente sul web, dei candidati alla carica di consigliere e governatore per le regionali del 2014. In un post si legge: “L’unica base dati certificata coincidente con gli attivisti Movimento 5 Stelle e con potere deliberativo è quella nazionale che si è espressa durante le Parlamentarie e le Quirinarie e, a livello locale, per la scelta dei candidati portavoce per la presidenza della Regione e per i candidati sindaci. Altre piattaforme, base dati o primarie online come quelle avvenute in Sardegna, non sono certificate e sono prive di qualsiasi legittimità”. Un altolà all’appuntamento che i fedeli del web si sono dati per questa mattina alla Fiera di Cagliari. “L’evento – si precisa nel post – per le proposte di candidatura a governatore non è riconducibile al M5S”. Doccia fredda anche per l’utilizzo del logo del Movimento: per poterlo fare, dice Grillo, “è necessario aver certificato la lista con la procedura specificata sul blog”. Si consuma dunque uno strappo in Sardegna tra le due “anime” dei “grillini”. I meetup – si è sfilato però quello di Sassari – vanno dritti per la loro strada e oggi al Centro congressi della Fiera presentano i 120 candidati (una ventina per la carica di governatore) che si sono iscritti per partecipare alle primarie in Rete che dovranno designare la lista per le elezioni regionali.
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