Traffico di droga, guerre tra bande, instabilità politica, corruzione e povertà si sono combinati per rendere l’America Latina di gran lunga la regione con il più alto tasso di omicidi al mondo.
Secondo le Nazioni Unite, la regione ha l’invidiabile primato di essere il teatro del 40% degli omicidi nel mondo, pur ospitando solo l’8% della popolazione.
Il tasso di omicidi più alto di tutti è a San Pedro Sula, in Honduras, con 169 omicidi ogni 100.000 persone, secondo uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno da parte del Consiglio dei cittadini del Messico per la pubblica sicurezza e la giustizia penale.
La classifica si basa sui dati del 2012, fatta eccezione per San Pedro Sula e Distrito Central in Honduras , dove le autorità non hanno collaborato e sono stati utilizzati dati del 2011.
Lo studio non tiene presenti dei morti in zone di guerra o delle città di cui non erano disponibili i dati.
41 delle prime 50 città più pericolose si trovano in America Latina ma sono presenti anche alcune città statunitensi come New Orleans, Detroit, St. Louis, Baltimora e Oakland.
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Lo studio accurato mette in cima alle città più violente al mondo San Pedro Sula in Honduras, città nella costa atlantica di circa mezzo milione di abitanti. La prima città più violenta in Colombia è Cali (Santiago de Cali) nel distretto di Valle de Cauca con 2,5 milioni di abitanti è collocata al settimo posto nel mondo nella macabra classifica
Al secondo posto in Colombia c’è Cúcuta, (nella classifica mondiale 22esima), Medellín è la terzo ed è al 24esimo nel mondo, Santa Marta al quarto posto, Pereira al quinto posto e al 37esimo posto nel mondo
Infine Barranquilla al sesto posto in Colombia e al 50esimo (ed ultimo posto) nella stesura della classifica mondiale (AZ)
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