Equitalia dà premi in soldi ai suoi dipendenti, se sono bravi a riscuotere le cartelle esattoriali. Ovvero, vecchie tasse non pagate dai contribuenti e sulle quali si applicano sanzioni e more facendo lievitare il conto finale sino al salasso. Il 13 dicembre scorso la Direzione generale di Roma ha spedito una circolare a tutte le sedi regionali: dieci pagine nelle quali sono elencati i criteri per calcolare gli incentivi. Si parte da un minimo di 660 euro e si può arrivare fino a 2.940 euro. Per il 2013, a Equitalia Sardegna, divisa nei distretti di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, è stato chiesto di recuperare 269 milioni. Quindi: se i dipendenti hanno raggiunto l’80 per cento del budget, cioè hanno riscosso almeno 215,2 milioni, hanno diritto al premio.
LA DENUNCIA – È stato Paolo Maninchedda, il consigliere regionale che è leader del Partito dei Sardi, a recuperare la circolare e denunciare “la persecuzione di Stato praticata da Equitalia. Peraltro senza motivo – si legge -, visto che riscuotere le tasse è un fatto ordinario. Equitalia, invece, si avvantaggia anche di un aggio altissimo, pari all’8 per cento”. Si tratta di un ulteriore balzello, sempre a carico dei contribuenti.
GLI UFFICI SARDI – Scorrendo la circolare si trovano intanto i budget dei quattro distretti isolani, cioè l’importo totale delle riscossioni in base al quale vengono fissati i premi. I dipendenti Equitalia che lavorano nella provincia di Cagliari avranno l’incentivo se hanno recuperato dalle cartelle esattoriali almeno 96.218.400 euro su un totale di 120.273.000 euro. A Oristano l’obiettivo minimo da raggiungere era di 14.247.200 euro (su 17.809.000 euro totali); a Nuoro di 26.578.400 euro (su 33.223.000); a Sassari di 78.556.000 euro (su un budget di 98.195.000).
I PREMI – Ecco allora i criteri per assegnare gli incentivi. I responsabili di Sportello e i funzionari dei Servizi ausiliari hanno diritto a 660 euro, se hanno recuperato l’80 per cento del budget. Invece: nel caso in cui l’obiettivo sia stato raggiunto al 100 per cento, l’incentivo sale a 1.100 euro. Non finisce qua: se il budget è stato addirittura superato del 105 per cento, perché sono state chiuse ulteriori riscossioni, il premio vale un ulteriore venti per cento: sono altri 220 euro. Come regola generale c’è che l’incentivo cresce di due punti percentuali per ogni punto recuperato.
ALTRI FUNZIONARI – Ovviamente, quanto più si occupa un posto di rilievo nell’organigramma aziendale, tanto più aumenta il premio. Quindi: per i responsabili delle Aree territoriali nelle Direzioni regionali l’incentivo è di 1.240 euro, se è stato recuperato l’80 per cento del budget; di1.550 euro nel caso in cui gli uffici abbiano riscosso il 100 per cento. Ulteriori 310 euro sono previsti per il superamento del budget fino al 105 per cento.
I DIRIGENTI – E se i premi per i direttori sono rimandati a una contrattazione individuale con l’azienda, (infatti nella circolare non se ne fa cenno), l’incentivo è pari a 2.450 euro per i dirigenti di una sede regionale. Questo nel caso di budget raggiunto al 100 per cento, diversamente si scende a 1.960 euro. Al contrario: se la riscossione supera l’importo stabilito inizialmente, il premio sale a 2.940 euro.
TRIPLO AFFONDO – Maninchedda ha sottolineato ancora. “L’azione di Equitalia è solo un tassello di una porcata più grande, Viene avviata dall‘Agenzia delle entrate, quando sollecita i contribuenti ad aumentare l’imponibile dichiarato facendo leva sugli studi di settore. Si aggiunga laGuardia di finanza, cui spetta sollevare dubbi sulla veridicità dell’imponibile stesso. Equitalia chiude il circolo vizioso, portando via ai contribuenti quei pochi euro che sono rimasti nelle loro tasche”.
DIKTAT PER GLI AVVOCATI – L’ultima parte della circolare Equitalia è dedicata al “contenzioso della riscossione”: entro il 31 dicembre, i dirigenti hanno dovuto presentare alla Direzione generale di Roma anche la mappa dettagliata su tutti gli incarichi assegnati ai legali esterni che, per conto della spa, aprono e seguono le cause civili. Agli avvocati che hanno ottenuto l’incarico, Equitalia chiede “il 100 per cento della costituzione in giudizio”, è scritto ancora nella circolare.
DEBITI E CREDITI – Quanto ai 269 milioni che per il 2013 la spa delle riscossioni ha rivendicato ai contribuenti sardi, la cifra rappresenta il 3,5 per cento delle compartecipazioni erariali dell’Isola, ovvero i 6,3 milioni di gettito che la Regione incassa ogni anno dai residenti. “Peccato – scrive Maninchedda – che lo Stato abbia con la Sardegna un debito di 1 miliardo e 300 milioni, pari al 30 per cento delle compartecipazioni stesse”.
Alessandra Carta
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