La macchina organizzativa è in pieno movimento in vista della manifestazione a Capo Frasca programmata per sabato alle 16. Sul sito www.arrexini.info ci sono anche le mappe e le indicazioni stradali per arrivare nel poligono militare da qualsiasi parte della Sardegna. Si stanno organizzando anche pullman.
Intanto nella commissione Difesa della Camera il caso di Capo Frasca, con i doppi roghi del 3 e del 4 settembre, è stato sollevato dalla deputata grillina Emanuela Corda. “Pretendiamo di conoscere – ha detto – le motivazioni che hanno portato a questo disastro. Perché non sono presenti le necessarie strutture antincendio per preservare la salute dei cittadini e dell’ambiente circostante, nonostante i gravi rischi a cui sono esposti?”. La Corda ha aggiunto: “Le esercitazioni militari dell’aviazione tedesca hanno provocato roghi e la conseguente distruzione di vegetazione. Il tutto mentre il Corpo Forestale ha dovuto ovviare all’emergenza con un solo mezzo, peraltro sprovvisto di sistemi di estinzione. I soccorsi, dunque, sono stati effettuati da un singolo elicottero: impossibile evitare il peggio”.
Anche la Tavola sarda della Pace aderisce alla manifestazione unitaria. I portavoce donEttore Cannavera, Franco Uda, Guido Cadoni, Antonello Murgia e Paolo Pisu hanno lanciato un appello per partecipare a tutte le sigle aderenti (sindacati, comitati, comuni e associazioni). “Quella di sabato – hanno spiegato – è un’occasione unica per chiudere Capo Frasca, ma anche per allargare il consenso per liberare la Sardegna dalle servitù militari e aprire la strada verso un modello di sviluppo ecocompatibile, di pace e lavoro per tutti”. Intanto è stato preannunciato che la tredicesima edizione della Marcia della Pace Laconi-Gesturi, organizzata dalla Tavola, si terrà domenica 26 ottobre, con lo slogan “Per la pace, disarma la Sardegna”.
Un “sì” alla partecipazione arriva anche dal senatore grillino Roberto Cotti. “Sabato 13 settembre – si legge in una nota – a CapoFrasca il MoVimento 5 Stelle ci sarà. Ci sarà coi cittadini e gli attivisti, coi Meet Up, coi parlamentarie le bandiere del Movimento. Ci sarà, per sostenere la richiesta di dismissione, risarcimento, bonifica e riconversione delle servitù militari, per un’Isola di pace, indisponibile alla presenza di qualunque attività che abbia un collegamento con chi usa la guerra e le armi per fare affari sulla pelle dei cittadini, per aggredire altre terre e popolazioni. Agli smemorati ricordiamo Beppe Grillo a Carbonia prima e a Cagliari poi, in chiusura della campagna elettorale per le elezioni politiche 2013, contestava contestava il fatto che in Sardegna, in questo paradiso terrestre, continuano a fare poligoni militari e si diceva stufo di guerre, di missili, di droni e di bombardamenti”.
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