di Luca Pistone. Scritto il 11 settembre 2014 alle 6:00.
Negli ultimi due anni e mezzo le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) hanno perso il 26 per cento della propria “capacità armata” grazie all’operazione Espada de Honor condotta dall’Esercito e durante la quale sono stati “neutralizzati” 57 leader e 11.727 membri della guerriglia.
Lo ha rivelato questa settimana in conferenza stampa il vice capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Juan Carlos Salazar, che ha sottolineato che “la guerriglia delle Farc ha perso il 26 per cento della sua capacità armata e attraversa una delle sue crisi militari ed economiche più dure degli ultimi anni”.
L’annuncio è stato fatto a margine della XI Riunione di Lavoro Bilaterale sulla Difesa tra Colombia e Stati Uniti.
In questo periodo, secondo i dati dell’Esercito, sono state sequestrate anche 235 tonnellate di cocaina e documentate 1.103 “azioni terroristiche”.
La vice ministro della Difesa Diana Quintero ha affermato che “se la Colombia può parlare oggi di una maggiore crescita economica e prosperità, è grazie a questi risultati in materia di sicurezza”.
Da più di un anno e mezzo il governo del presidente Juan Manuel Santos e la prima guerriglia colombiana negoziano la fine del conflitto più antico dell’America Latina, che ha lasciato un saldo di oltre 200 mila morti.
Attualmente le parti stanno trattando parallelamente i temi dell’abbandono delle armi e il risarcimento delle vittime del conflitto, dopo aver depennato dalla lista i punti relativi a riforma rurale, partecipazione politica e droghe illecite. L’ultima questione che dovranno affrontare è la controfirma di un eventuale accordo da sottoporre a referendum.
In questi giorni al processo stanno portando le proprie testimonianze anche diverse vittime del conflitto.
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